La sedentarietà costituisce uno delle principali cause di disturbi della colonna vertebrale. Ma che dire di tutte quelle persone che stanno a lungo in piedi? Anche in piedi una postura corretta e adeguata può evitare non pochi fastidi, la postura ideale in piedi e di profilo presuppone una linea verticale passante per il trago (punto dell’orecchio), per la spalla, anteriormente alle vertebre cervicali, metà tronco e leggermente anteriore al malleolo laterale. L’amara consolazione è che solo il 10% circa della popolazione adulta risulta essere entro questi parametri. Chi sta in piedi per lavoro e lo fa in maniera poco congrua a livello posturale innesca tutta una serie di meccanismi di compenso che sono causa di dolori e contratture muscolari; questi vanno da un semplice intorpidimento cervicale a mal di testa, lombalgie, formicolii e brachialgie. Il corpo umano è progettato in modo tale da avere tutta una serie di muscoli, detti statici, che si occupano del mantenimento delle posizioni, poi c’è la muscolatura dinamica, che ci fa muovere. I compensi di cui sopra possono essere semplicemente l’inversione di ruolo di questi muscoli, ossia obbligare ad un lavoro statico i muscoli dinamici che biomeccanicamente non sono progettati per questo compito. Allora ecco presentarsi contratture, rigidità, spasmi, mialgie, artriti, artrosi. Che fare? Mantenere muscoli e articolazioni in allenamento nel nostro tempo libero, con esercizio costante e senza eccessi, eseguire esercizi posturali, camminare o correre, fare stretching. Durante il lavoro, se si sta in piedi, muoversi il più possibile (se puoi), indossare scarpe comode e percepire ogni tanto la propria postura, un modo semplice per farlo è specchiarsi oppure concentrarsi sul proprio capo (la testa) e pensare al suo posizionamento. Spesso ci si accorgerà di averla protesa in avanti, allora ecco che riallineandola alla colonna vertebrale cambierà l’intero assetto della postura. La pratica farà il resto.
[Christian Farinato]